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Gianni Leone


 Non l’ho mai fatto, sono a disagio, non sono interessato a farlo, di scrivere anche solo poche righe sulle immagini scattate da un fotografo, non credo di averne le qualità, di svelare chiarire e far comprendere a chi legge e guarda  quelle foto cosa raccontano, perché ci lasciano indifferenti o ci sorprendono. No, non l’ho mai fatto, forse perché anch’io ho scattato negli anni tante foto; è bene allora che lo facciano i critici e gli storici dell’arte e della fotografia. E lo dico mentre scrivendo scorrono sul mio tablet le foto di Federico Pacini; le guardo con attenzione e interesse queste 92 immagini, e mi fermo, sono in attesa, che dire? 

Mi viene in soccorso un aggettivo: bello, e penso a tutte le volte, davvero tante, che i nostri pensieri, le nostre sensazioni e i nostri giudizi danno un significato a ciò che vediamo e sentiamo. Bello, sì, ma anche brutto. Ecco: sto guardando una casa piccola, o forse  deposito per gli attrezzi, vecchia e destinata a essere lasciata lì e poi abbattuta. È davvero brutta, ma il suo rosso, quel colore che un tempo le donava un sapore primaverile mi incanta, mi spinge ad ascoltare l’adagio del quartetto per archi di Haydn. Sì, è bella questa foto di Pacini. Che cosa l’ha spinto, mi chiedo, a scattarla? C’è sempre un attimo di inafferrabile mistero nello sguardo di chi si pone di fronte a un oggetto, a una figura, con la macchina ben ferma nelle sue mani. E che dire di quel cane fermo sull’uscio e pronto a correre fuori, verso l’aperto, senza mai voltarsi? L’aperto di Rainer Maria Rilke.

Non dico altro, ma queste foto di Federico Pacini, i suoi luoghi, la sua città che a passi leggeri, solo 6 kl, raggiunge, la sua Siena, tutte,  forse, lasciano un segno una traccia in chi le guarda. A me è successo. Ho sempre pensato che una foto è ferma solo in apparenza, vive nella nostra immaginazione, rivelandoci il percorso  e la meta dove solo lei poteva condurci, perché ferma, lì, sotto il nostro sguardo, ci suggerisce un possibile racconto, e Pacini lo sa bene.


Gianni Leone

 

Stile, 2022 (89books)